22 dicembre 2022
Hermes
Credo fosse l'anno 2008.
La ditta per la quale stavo lavorando, coprendo una posizione ibrida a cavalcioni fra il Tecnico Commerciale e il Project Manager, stava eseguendo alcune forniture per un architetto italiano che, a sua volta, stava eseguendo alcuni progetti in Francia.
Le nostre forniture erano connesse all'ampliamento della cucina e una altra cosa "folle" di cui forse tratterò in futuro presso l'Hotel "Le Meurice", in rue de Rivoli, a Parigi, negli Champs Elysees.
Quel progetto aveva in effetti stuzzicato alcune vicende "interessanti": alcune sono descritte in questo sito.
Architetto principale di quel progetto era il famoso Philippe Starck, che aveva disegnata la nuova Hall e la sala del ristorante.

E' capitato che io fossi in visita alle installazioni delle "nostre cose" e che durante una pausa io capitassi presso una delle boutiques di Hermes, che era a distanza di "passeggiata".
Lì, non ho potuto ignorare un problema tecnico in certi lavori che erano in corso in quel negozio.
Con discrezione ho segnalata la cosa a chi ho intuito fosse "un responsabile".
Buongiorno, si? bla bla bla Grazie!
Costui ha chiesto il mio indirizzo privato.
Cosa mi sarebbe pututo accadere di male?
Glielo ho dato.
E da allora, fino a quando non ho traslocato per l'ennesima volta, ho ricevuto un augurio natalizio dalla maison Hermes.
La cosa è durata alcuni anni: una piccola consuetudine che mi ha sempre fatto piacere.
In fondo io non ero altro che un ficcanaso che passava di là...
(Beh, non proprio: quel pacchetto di informazioni ha risparmiato loro qualche grattacapo)