Nel 1911, un genio rivelò una scienza dimenticata su come essere 50 volte più produttivi senza lavorare più ore.
Alla fine del XX° secolo, Peter Drucker, uno dei pensatori di management più rispettati della storia, affermò: “Il contributo più importante, e in effetti davvero unico, del management nel 20° secolo è stato l’aumento di 50 volte della produttività del lavoratore manuale nel settore manifatturiero”.
Il significato di questa citazione non può essere ignorato: Drucker si sta riferendo a una produttività media di 50 volte superiore per un’intera società, non per particolari categorie di lavoratori o di persone.
Ciò è profondo storicamente e dal punto di vista sociale.
Profondità storica: l’improvviso aumento della produttività dei lavoratori è un’anomalia storica.
Drucker rileva che: “Per centinaia di anni non si è verificato alcun aumento nella capacità dei lavoratori di produrre merci o di spostare merci”.
Profondità personale: possiamo immaginare di potere svolgere il lavoro di un'intera settimana in meno di un'ora?
Oppure, possiamo immaginare di lavorare un'intera settimana lavorativa, ma ottenendo 50 volte i risultati di chiunque altro?
Questo catapulterebbe la carriera, lo stipendio, l'impatto personale, la reputazione, l'autostima.
Profondità sociale: nel lungo periodo, la produttività determina quali governi adottano le società.
Se la produttività diminuisce per troppo tempo, avvengono le rivoluzioni.
Se la produttività aumenta, il sistema regge, perché i lavoratori godono di redditi più alti e di più tempo libero.
Drucker ritiene che, se durante la Grande Depressione non fosse avvenuta la rivoluzione della produttività, allora il capitalismo sarebbe potuto cadere nelle mani del comunismo.
Negli ultimi 50 anni è successo qualcosa di molto strano.