12 giugno 2025
Complimenti, Russia!
Oggi in Russia si celebra il "Giorno della Russia".
E' Festa nazionale.
Ma la Russia oggi marca oggi un traguardo significativo, oltremodo significativo, della guerra che essa ha voluto combattere in Ucraina: oggi si contano le perdite di un milione di soldati russi, fra morti e feriti gravi.
So già quale sarà il primo commento a questo post: "Ci sono 140 milioni di russi. Possono mobilitarne un altro milione senza problemi".
Sì e no.
Probabilmente la Russia può mobilitare un altro milione di persone, sì.
Questo milione sarà efficace?
Dipende da molti fattori, ma da come si manifestano le cose, probabilmente no, molto probabilmente no.
La Russia ha iniziato la guerra dedicando a essa poco meno di 200.000 soldati, ora ne ha impegnati oltre 600.000.
A cui vanno aggiunti quelli che non possono più combattere: morti e feriti gravi.
All'inizio della guerra, la Russia era riuscita a occupare territori ucraini davvero enormi.
Non se lo ricorda quasi nessuno: che sbadati!
L'Esercito ucraino, appena mobilitato e ricostruito, ha fermato i russi e li respinti indietro, spesso coprendo di ridicolo le truppe russe per le modalità con cui l'ha fatto.
Come è stato spiegato ai senatori USA la scorsa settimana, adesso, i russi hanno aumentato dello 0,7% il territorio che occupavano a inizio della guerra.
Per questo, hanno sacrificato oltre mezzo milione di persone a metà 2024: il 12 maggio 2024 le perdite russe ammontavano a 521000...
Sono dati come questi quelli che caratterizzano una guerra vittoriosa e rapida?
Io non credo.
E non sono il solo.
Dobbiamo ammetterlo: al fronte, i territori ucraini vengono attualmente scambiati con le vite degli occupanti russi.
Perché il primo compito dell'Esercito ucraino è distruggere l'Esercito russo: è scritto anche nei manuali.
Non è quello di proteggere il territorio, non di ri-conquistare territori, ma di distruggere l'Esercito russo.
E gli ucraini lo stanno facendo.
Questo è visibile nella diminuzione costante del numero di veicoli trasporto truppe e carri armati che i russi possono impiegare.
Questo è visibile nell'impossibilità dei russi di coprire le retrovie e il territorio nazionale con mezzi di difesa aerea.
Questo è visibile nella distruzione fisica del 34% della flotta aerea strategica russa.
Questo è visibile nella totale assenza di velivoli militari russi nei cieli ucraini e dei territori occupati.
Questo è visibile nella Flotta Russa del Mar Nero, che è stata espulsa dalle sue basi in Crimea e che si nasconde, impossibilitata di un suo ulteriore dispiegamento a pieno titolo nel Mar Nero.
Anche ora, nella regione di Sumy, gli ucraini distruggono l'esercito russo, perché questo è esattamente ciò che sta accadendo.
La "operazione Kursk" era stata progettata per ridurre il potenziale offensivo e le infrastrutture russe nell'area di Sudzha: ha comunque costretto i russi di dislocare almeno 60.000 uomini al confine.
Si verificano esclusivamente combattimenti a cavallo del confine, che si sono notevolmente ridotti nelle ultime 3 settimane di offensive attive.
Semplicemente perché l'Esercito russo viene distrutto: intere brigate vengono ricostituite per la seconda, terza, quarta volta...
Gli ucraini non hanno altra via d'uscita: distruggere i russi e usare i canali diplomatici per disintegrare la Federazione Russa dall'interno.
Questa è la formula.
Chi sostiene che ciò sia un errore e che sia pericoloso, non ha che da farsi avanti e spiegare a tutti in quale altro modo e con quali altri mezzi dovrebbe invece essere fatto.
E perché.
Magari ci facciamo tutti una risata, il che non guasta.
Lungo la strada verso la distruzione dell'Esercito russo ci saranno ulteriori perdite di territori ucraini.
E ci saranno anche attacchi ucraini alle spalle dello schieramento russo e sfondamenti della difesa aerea russa.
Accadono anche sfondamenti russi della difesa aerea ucraina.
E anche un sacco di campagne di informazione ostile all'Ucraina.
A un certo punto, si poteva pensare che tutto potesse e dovesse andare benissimo.
Non è esattamente così, e questo rattrista e stanca molti.
Non sempre va bene, ma potrebbe andare peggio.
Ma questa è la realtà e a essa dobbiamo conformarci.
E dobbiamo renderci anche conto che in Ucraina non vengono distribuiti buoni-pasto, che l'economia funziona, che i servizi pubblici vengono erogati, che con tutti i difetti che essa mostra, la democrazia è attiva, gli automobilisti possono acquistare carburante e, persino, è possibile esprimere la propria opinione sui social network.
Rendiamoci quindi conto che un milione di orchi sono stati uccisi e feriti e che non saranno più in grado di combattere.
L'Esercito ucraino dimostra ancora una volta di essere capace di fare più di quanto ci si aspettasse da esso.
Congratuliamoci quindi con il popolo russo per la festa nazionale di un presunto impero che percorre un sentiero impervio.
Un milione di vite perdute e per sempre rovinate.
Miliardi spesi per alimentare la guerra.
Fasce crescenti della popolazione che usufruisce di tessere annonarie e sussidi.
Sanzioni internazionali i cui effetti si manifesteranno per decenni a venire.
Applausi!